Martino Motti Savelli
Milanese di nascita, genovese di adozione, nato da padre industriale mantovano e mamma milanese posso vantare origini che risalgono alla notte dei tempi. La famiglia Savelli da parte di mamma, infatti, fa risalire l'ascendenza a Roma ed esattamente, così come recita l'albero genealogico che fece redigere mio nonno, nel 1216 con Papa Onorio III, Cencio Savelli, il 177esimo della chiesa e poi ancora con Giacomo Savelli, Onorio IV, il 190esimo, nel 1285. Prima ancora, nella metà del 600, alcune fonti parlano di altri tre Papi, Benedetto II, Gregorio I ed Eugenio I, ma non è certo. La famiglia annoverava nobili di vari gradi secolari e religiosi, condottieri, senatori, conti e vescovi, esiste ancora Castel Savelli in lazio e borgo Savelli in Calabria che la Principessa Carlotta Savelli regalò ad alcuni terremotati. Durante il successivo periodo sette-ottocentesco i Savellli si mossero in Emilia Romagna, in zona Modigliana e si unirono agli Zoboli, nobile casata di Reggio Emilia (oggi si può ancora ammirare Palazzo Zoboli in centro) che perde però titolo e proprietà a causa del vizio del gioco da parte del marchese Rodolfo. Nel novecento la famiglia si allarga anche ai Monicelli: mio prozio, infatti, era il rinomato regista Mario scomparso nel 2010. Nato nel 1966 a Milano, nel 1990 mi trasferisco a Genova. Da sempre amante dell'arte e dell'antiquariato mi piace mescolare il gusto classico a contaminazioni moderne.
Milanese di nascita, genovese di adozione, nato da padre industriale mantovano e mamma milanese posso vantare origini che risalgono alla notte dei tempi. La famiglia Savelli da parte di mamma, infatti, fa risalire l'ascendenza a Roma ed esattamente, così come recita l'albero genealogico che fece redigere mio nonno, nel 1216 con Papa Onorio III, Cencio Savelli, il 177esimo della chiesa e poi ancora con Giacomo Savelli, Onorio IV, il 190esimo, nel 1285. Prima ancora, nella metà del 600, alcune fonti parlano di altri tre Papi, Benedetto II, Gregorio I ed Eugenio I, ma non è certo. La famiglia annoverava nobili di vari gradi secolari e religiosi, condottieri, senatori, conti e vescovi, esiste ancora Castel Savelli in lazio e borgo Savelli in Calabria che la Principessa Carlotta Savelli regalò ad alcuni terremotati. Durante il successivo periodo sette-ottocentesco i Savellli si mossero in Emilia Romagna, in zona Modigliana e si unirono agli Zoboli, nobile casata di Reggio Emilia (oggi si può ancora ammirare Palazzo Zoboli in centro) che perde però titolo e proprietà a causa del vizio del gioco da parte del marchese Rodolfo. Nel novecento la famiglia si allarga anche ai Monicelli: mio prozio, infatti, era il rinomato regista Mario scomparso nel 2010. Nato nel 1966 a Milano, nel 1990 mi trasferisco a Genova. Da sempre amante dell'arte e dell'antiquariato mi piace mescolare il gusto classico a contaminazioni moderne.